Ricordi sparsi
Il viaggio termina sempre co una serie di ricordi che per varie ragioni non entrano in nessun diario, pur essendo decisamente di valore. In questo caso, dovendo stilare una lista parziale, inizierei con la serata con i poeti del Festival Acrux e gli astronomi alla distilleria Last Hope di Puerto Natales. Il testo in rima inventato e scritto su un tovagliolo di carta per declamare la mia sofferenza di fronte ad un cocktail che non arrivava. D'altra parte i poeti dicevano che la sofferenza è alla base della poesia. Poi la chiacchierata notturna con Edgardo, il padre di Paulina, la proprietaria dell'ostello a Puerto Natales. Chiacchierata con ricordo inevitabile della mattinata dell'11 Settembre 1973, in cui lui stava andando a scuola e gli dissero invece di tornare a casa. Chiacchierata sul dove e come gli convenga andare in Europa, cosa aspettarsi, cosa cercare. La scoperta del Cantico Cosmico di Ernesto Cardenal, che forse potrei cominciare a leggere oggi stesso,